LA GENESI E IL SIMBOLO
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- Venerdì, 19 Giugno 2009 02:00
Il Foro Romano, ed esattamente la Via Sacra che lo attraversa, ospiterà per la prima volta delle creazioni contemporanee: dal 23 giugno al 30 novembre 2009 la mostra “Deredia. La genesi e il simbolo” presenta tra l’Arco di Tito e la Curia del Senato otto grandi sculture in marmo del costaricano Jiménez Deredia, che da trent’anni vive sotto le cave di Carrara.
Contemporaneamente al Palazzo delle Esposizioni si svolgerà dal 23 giugno al 13 settembre 2009 l’esposizione “Deredia. La Ruta de la Paz” dedicata a Deredia, primo artista extraeuropeo presente nella Basilica di San Pietro, dove, per il Grande Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II ha scoperto una sua scultura, che celebra Marcellino Champagnat, un francese vissuto a cavallo tra il Sette e l’Ottocento, e santificato nel 1999. Altre sculture monumentali dell’artista saranno collocate tra il Foro e il Colosseo, in alcune piazze (Barberini, San Lorenzo in Lucina) e palazzi della città (nei cortili del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps e di Palazzo Massimo). Deredia ha voluto questa impresa per presentare a Roma, secondo lui una "città universale e della pace", un progetto assai ambizioso, che si realizzerà nel Continente americano ed ha battezzato La Ruta de la Paz, il Cammino della Pace: in nove Paesi, dal Canada alla Terra del Fuoco in Argentina, intende collocare altrettante immense strutture monumentali, realizzazioni di scultura ed architettura ispirate agli elementi circolari che ogni Paese e popolazione del luogo
possedevano prima della conquista di Cristoforo Colombo, e sincronizzate con le costellazioni di ciascun sito. Le sculture esposte al Foro costituiscono parte del progetto pan-americano che, nei suoi dettagli e nella totalità, si potrà apprezzare nella mostra di Palazzo delle Esposizioni, dove saranno presentati i progetti architettonici, le relative sculture in formato ridotto ed opere monumentali in bronzo. Per questo evento, Deredia, 55 anni, che lavora il marmo e fonde il bronzo, ha scolpito oltre 600 tonnellate di candido marmo di Carrara. E afferma: «La mostra serve a presentare la Ruta de la Paz; e la Ruta a recuperare il senso della circolarità, che esiste da sempre nell’uomo; la sfera è anche l’espressione perfetta della globalità universale che stiamo vivendo». L’ispirazione di Deredia trae origine da un antico mistero: le sfere precolombiane in pietra, costruite dagli antichi indiani Boruca del Costa Rica circa 2000 anni fa. La simbologia legata alla sfera descrive la trasmutazione della materia ed il cerchio l’essere alla ricerca di se stesso.