MISSIONI COMMERCIALI ESTERE A MARMOMACC
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Venerdì, 07 Settembre 2012 14:15
Svezia, Ungheria, Romania, Palestina, Iraq, Marocco, Camerun e Angola: sono le nuove delegazioni straniere ufficiali in visita a Marmomacc 2012. Durante la manifestazione è in programma una fitta rete di appuntamenti B2B tra le missioni commerciali ufficiali di 42 nazioni, grandi buyer, aziende, architetti e operatori professionali da più di 130 paesi.
L’Europa dell’est è rappresentata da Ungheria e Romania e quella del nord dalla Svezia, ma ci sono pure il Medio oriente, con Palestina e Iraq, e l’Africa, con Marocco, Camerun e Angola: a Marmomacc 2012 (
www.marmomacc.com) le delegazioni organizzate di buyer esteri e architetti in cerca di affari crescono del 23 per cento, grazie alle new entry alla Fiera di Verona, dal 26 al 29 settembre. Con queste adesioni, salgono a 42 i paesi che hanno deciso di inviare missioni commerciali governative e delegazioni di grandi aziende con l’obiettivo di incontrare operatori professionali da più di 130 nazioni. Nuovi arrivi in un momento di crisi economica sono un segnale incoraggiante e confermano, ancora una volta, il ruolo di Marmomacc quale più importante manifestazione internazionale dedicata a marmi, pietre, graniti, tecnologie di lavorazione, design e formazione. Le “matricole” di questa 47.ma edizione di Marmomacc portano notevoli prospettive per il business legato alla pietra naturale, protagonista nel settore del building, del contract e dell’interior design. Il governo del Marocco, ad esempio, ha deciso di investire 9 miliardi di euro fino al 2020 per potenziare il sistema alberghiero tra Tangeri, Rabat e CasablancaTra le delegazioni “storiche” di Marmomacc, invece, cresce la presenza di quella russa: un risultato che mostra il nuovo interesse degli architetti e dei designer di Mosca per il marmo made in Italy, soprattutto in vista del piano urbanistico da 30 miliardi di dollari in tre anni che riguarda la capitale della Federazione. Per numero di delegati avanza anche la Giordania, attestando il peso economico sempre maggiore dell’area mediorientale sui mercati. (Fonte: Ufficio Stampa VeronaFiere)