TORNA A CRESCERE L'EXPORT ITALIANO DI MARMI
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- Sabato, 15 Settembre 2012 11:27
Secondo i dati elaborati dall’Internazionale Marmi e Macchine, nel primo semestre del 2012 la forte ripresa dei lavorati di pregio traina l’intero comparto nazionale. L’Italia nel periodo gennaio/giugno 2012 ha esportato oltre 2 milioni di tonnellate di marmi, graniti, travertini e pietre sia grezzi che lavorati registrando un aumento rispetto allo stesso periodo del 2011 del +2% in quantità e del +7,5% in valore.
“Siamo di fronte ad un trend positivo da confermare nei prossimi mesi – dice il presidente di IMM Carrara Giorgio Bianchini – ma, dopo un anno di flessione avere toccato i livelli precedenti con un significativo aumento anche del valore delle esportazioni è un segnale che premia prima di tutto la qualità e il valore aggiunto del made in Italy ed è un segnale di grande importanza per il comparto. Suggerirei comunque un’estrema prudenza nell’interpretazione dei dati, visto il momento attuale ancora di grande incertezza dell’economia mondiale, seppur con alcuni spunti di positività nelle ultime settimane.” L’andamento positivo del primo semestre è da attribuire soprattutto all’export di marmo lavorato che è aumentato +9% in quantità e addirittura del +15,6% in valore attestandosi a 432 mila tonnellate per 383.495.260 euro. Aumentano sia in quantità che in valore anche le esportazioni di marmo in blocchi e lastre anche se in maniera più contenuta rispetto ai lavorati. Infatti, l’Italia ha esportato, nel semestre, 657 mila tonnellate di blocchi e lastre di marmo per oltre 143 milioni di euro con un incremento del +4,1% in quantità e +1,76% in valore: risultato positivo da ascrivere alla ripresa dell’export verso l’areale nordafricano, in particolare verso Tunisia, Libia ed Egitto che avevano ridotto fortemente le importazioni a causa dei disordini della primavera araba. Nel periodo considerato la Tunisia ha incrementato prevalentemente l’import di granulati e polveri con segni negativi per i materiali di pregio mentre la Libia ha dall’Italia 45 mila tonnellate di materiali di pregio del valore di 5,3 milioni di euro segnando, rispetto al 2011, addirittura un +42% in quantità e un +26% in valore: un aumento considerevole, anche se la Libia non tocca ancora i livelli pre-crisi. L’Egitto, infine, ha importato 36 mila tonnellate di materiali pregiati per un valore di 5,4 milioni di euro segnando rispetto al 2011 un +37,3 in quantità e un + 36% in valore ma un – 9,5% in quantità e un -5,3% in valore se si considera il primo semestre 2010. Crescono, sia in quantità che in valore, anche le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti d’America, con segno positivo per quasi tutte le tipologie produttive, tranne che per il marmo grezzo. Infatti, le esportazioni italiane di materiali di pregio già lavorati verso gli USA nel primo semestre sono state già pari a 87 mila tonnellate per un valore di 126,6 milioni di euro registrando un +15,5% in quantità e un +22,3% rispetto al 2011, La performance è da ascrivere in particolare all’export di lavorati che in valore rappresentano oltre il 98% del totale.
L’industria di lavorazione della pietra naturale sembra quindi tirare un sospiro di sollievo almeno per quanto riguarda il mercato internazionale con ovvie ricadute positive sul valore aggiunto nazionale.
Continuano a crescere le esportazioni anche verso il medio oriente, con un totale di 238 mila tonnellate per oltre 115 milioni di euro con un aumento del +10,4% in quantità e del +24,5% in valore. Primo paese di sbocco nell’area resta l’Arabia Saudita che ha assorbito quasi 88 mila tonnellate di materiali di pregio per un valore di 58,7 milioni di euro, in crescita rispetto al 2011 del +69,3% e del +126,2% sul 2010.
“È evidente che siamo di fronte ad un’area che ha forti disponibilità grazie all’afflusso di capitali derivato dall’aumento del prezzo del petrolio e che sta compiendo forti investimenti – commenta Paris Mazzanti direttore di IMM – ma è anche la conferma delle caratteristiche di un mercato che ha sempre ricercato l’altissima qualità dei marmi italiani e soprattutto dei lavorati di pregio”. In calo l’export verso la Cina che è stato pari a 206 mila tonnellate per 51 milioni di euro (-11% in quantità e -8% in valore), mentre crescono le esportazioni verso l’India con 167 mila tonnellate per 42 milioni di euro (+ 40,2% in quantità e + 28,5% in valore). Si riduce invece l’export verso l’intera area europea, per il forte calo dei consumi che ha coinvolto un po’ tutti i paesi in questo periodo di crisi economica e finanziaria. Poche sono le eccezioni di un certo rilievo che presentano incrementi dell’import di lapidei italiani. Prima fra tutte la Germania, dove l’Italia ha esportato materiali di pregio per un ammontare di 125 mila tonnellate e 82,2 milioni di euro con un aumento tendenziale del +2,8% in quantità e +8,4% in valore. Interessanti anche i numeri dell’export verso la Federazione Russa che è entrata nell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel dicembre 2011 e sta incrementando considerevolmente le importazioni di lavorati dal nostro paese. Nel primo semestre 2012 la Russia ha importato materiali di pregio per un ammontare di 9 mila tonnellate e un valore di 21,2 milioni di euro registrando una variazione positiva sia delle quantità che dei valori rispettivamente pari a +2% e +10,3% con un trend in costante crescita.
L’import italiano di materiali continua invece a subire una contrazione con importazioni soprattutto di grezzi per 765 mila tonnellate, con un 15,7% in meno rispetto alle 907 mila del primo semestre 2011. Il valore dell’import nazionale di marmi graniti e altre pietre è stato di circa 196 milioni di euro con una riduzione del -8%. Le uniche tipologie di prodotto per le quali si registra un aumento degli acquisti sono quelle di marmi e ardesia grezza, presupposto per un aumento dell’export dei lavorati di pregio nei prossimi mesi. (Fonte: Ufficio stampa IMM Carrara dott. Lorenzo Marchini)