GOOGLE DOODLE PER GAUDÍ
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- Martedì, 25 Giugno 2013 10:54
Il grande architetto spagnolo Antoni Gaudí è il protagonista del Doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca, c’è un disegno che ricorda lo stile e le intuizioni di Gaudí per ricordare il 161esimo anniversario della sua nascita. Nel doodle sono rappresentati particolari del Parco Gũell, dell'interno di Casa Milà, del balcone di Casa Battlò, del camino verde di Palazzo Gũell e della Sagrada Familia.
Antoni Gaudí i Cornet nacque il 25 giugno del 1852 nella provincia di Tarragona, oggi nella comunità autonoma della Catalogna. Gaudí dimostrò molto precocemente la propria inclinazione per il disegno e l’arte. Dopo essersi mantenuto lavorando come apprendista in una fabbrica tessile di Reus, sempre nella Tarragona, si spostò a Barcellona dove proseguì gli studi e si interessò particolarmente al socialismo utopistico. Nel 1878 si diplomò presso l’Alta scuola di architettura di Barcellona. Dopo aver collaborato con Joan Martorell, nel 1883 a soli 31 anni, venne nominato architetto capo della costruzione in città del tempio Espiatorio della Sagrada Familia, cominciando a costruire la cripta (1884-1887) e poi l'abside (1891-1893). Si tratta di una costruzione monumentale e complessa, tuttora in corso, che assorbì le sue energie fino alla morte, esemplificando l'associazione tra arte, architettura e vita che caratterizza l'intensa opera di Gaudí. Tra le numerose opere architettoniche in pietra di Gaudí ricordiamo Palazzo Gũell, Casa Calvet. A partire dal 1900 nascono i suoi maggiori capolavori, quasi tutti a Barcellona: il parco Gueli in cui natura, scultura ed architettura si confondono in una grande maestria artigianale nell'uso dei materiali. La Casa Milà (1906-12,) dalla movimentata e plastica facciata in pietra, fu l'ultima opera civile dell'architetto, che dal 1914 si dedicò esclusivamente ai lavori della Sagrada Família, accentuando la tendenza alla solitudine, tanto da vivere in una stanzetta nel cantiere. Il 7 giugno del 1926 fu investito da un tram (notevole il fatto che sia stato il primo tram messo in circolazione nella città). Il suo miserevole aspetto ingannò i soccorritori, i quali lo credettero un povero vagabondo e lo trasportarono all'ospedale della Santa Croce, un ospizio per i mendicanti fondato dai ricchi borghesi della Catalogna. Fu riconosciuto soltanto il giorno successivo dal cappellano della Sagrada Família e morì il 10 giugno.