SEGNO POSITIVO PER L'EXPORT
- Dettagli
- Lunedì, 16 Dicembre 2013 21:45
Nel periodo gennaio-settembre 2013 le esportazioni sono cresciute in valore (+7,2%) e in quantità (+3,2%); la voce più importante è ancora quella del marmo lavorato con il record di 648 milioni di euro (+10%). Stati Uniti e Nord Africa segnano le performances più interessanti. Lo rende noto l’Internazionale Marmi e Macchina Carrara, diffondendo le elaborazioni statistiche periodiche del suo Ufficio Studi ed evidenziando una crescita in quantità e valore con una performance molto importante dell’export di lavorati. In una congiuntura economica che non riesce ad invertire la tendenza, l’export del lapideo italiano (nella voce si comprendono marmi bianchi e colorati, graniti, travertini ed altre pietre sia grezzi che lavorati), fa registrare nei primi nove mesi del 2013 un trend positivo che consolida quanto emerso nella prima parte dell’anno.
Nel periodo gennaio-settembre 2013, infatti, le aziende italiane hanno esportato 3.214.718 tonnellate di materiali lapidei per un valore complessivo di 1.414.551.649 euro con un aumento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del +3,2% in quantità e +7,2% in valore. La voce più rilevante è quella del marmo lavorato con un export di 675 mila tonnellate (+4,6%) per un valore di 648,3 milioni di euro (+10,1%) rispetto al 2012. Seguono le esportazioni di lavorati in granito con 441 mila tonnellate per 415,4 milioni di euro che evidenziano un modesto calo nei quantitativi (-1%) ma un aumento del +3,3% nei valori. “È un trend che consolida i primi mesi dell’anno e, soprattutto, è in controtendenza con l’andamento generale dell’economia – dice il presidente di IMM Fabio Felici - e testimonia l’apprezzamento internazionale della pietra Made in Italy e l’importanza del settore che crea occupazione e valore aggiunto e si dimostra, sempre di più una delle eccellenze della nostra economia grazie all’immagine che si è costruito nel tempo costantemente rafforzata dalla qualità del prodotto e dall’innovazione che le nostre aziende riescono ad introdurre nei processi produttivi”. Continua a crescere anche l’export di marmo in blocchi e lastre con un export di 1.047.265 tonnellate per un valore di oltre 239 milioni di euro con una crescita nei quantitativi di quasi +6% e nei valori del +10,3%. Il valore medio unitario del marmo in blocchi e lastre passa così da 219 euro per tonnellata a 228 euro anche grazie a una crescita del 6,5% dell’ incidenza del lastrame sui valori complessivi della voce. Oggi il valore dell’export di marmo in blocchi e lastre è costituito per un 46% da lastrame nel quale è inclusa comunque una quota di valore aggiunto per la trasformazione , mentre il restante 54% è costituito da marmo grezzo o sgrossato.... (fonte: IMM Carrara http://immcarrara.com)